Tutti gli allenamenti, svolti secondo la programmazione, vanno a concentrarsi sull’armoniosità della figura, lavorando tantissimo sulla circolazione per contrastare gonfiore e ritenzione; tenendo conto delle variabili soggettive, con l’obiettivo di adattarsi quindi al meglio alla routine di ognuna, e delle variabili oggettive, vedi i cambiamenti stagionali.
A esempio d’estate evitiamo allenamenti che possano aumentare la problematica del gonfiore, della pressione bassa, come può essere un cardio eccessivo o un allenamento altamente impattate/infiammatorio a livello di salti e acido lattico, tenendo conto delle temperature esterne e delle risposte fisiologiche del nostro corpo, mentre d’inverno ci concentriamo tanto sulla componente ormonale: contrastiamo la produzione di cortisolo e stimoliamo quella di endorfine andando a lavorare sfruttando qualsiasi aspetto del cambio di stagione, come la minore luce, le temperature più basse e la maggiore sedentarietà, a nostro vantaggio, ottenendo così beneficio anche dalla più sfavorevole delle condizioni.